Elettrificazione industriale 2025: i 3 trend che stanno trasformando il settore
21 ottobre 2025

Il 2025 si avvia alla conclusione e per noi è il momento di tirare le fila di un anno intenso, che ha visto Flash Battery protagonista nelle principali fiere europee dedicate all’elettrificazione industriale: Bauma, dedicata al settore delle macchine da costruzione; IVT Expo, punto di riferimento per system integrator e OEM; e GIS Expo, dedicata al sollevamento e alla movimentazione industriale.
Tre appuntamenti diversi per pubblico e focus, ma uniti da un messaggio chiaro: l’elettrificazione industriale è entrata in una fase di consolidamento tecnologico e culturale.
Non ci si chiede più se elettrificare, ma come farlo in modo efficiente, sostenibile e competitivo.
Tre appuntamenti diversi per pubblico e focus, che ci hanno permesso un confronto diretto con costruttori, partner e utilizzatori delle nostre soluzioni, offrendo una fotografia molto chiara di come sta evolvendo il settore dell'elettrificazione industriale.
Dai dialoghi e dalle riflessioni nate in questi contesti, abbiamo individuato tre trend principali che stanno ridefinendo la traiettoria del settore:
- Consolidazione della chimica LFP come riferimento per applicazioni industriali
- Necessità di sfatare i falsi miti dell’elettrico, ancora troppo diffusi tra utilizzatori e costruttori
- Crescita condivisa dell’intera filiera, che richiede nuove competenze, collaborazione e visione di lungo periodo
Una crescita trainata da dati concreti
Secondo l’International Energy Agency (IEA), nel 2024 le batterie LFP hanno superato il 55% della produzione mondiale di celle destinate ai veicoli elettrici e alle applicazioni industriali, con un incremento del 35% rispetto al 2022. Le analisi di mercato mostrano una crescita costante dell’adozione LFP, sostenuta dalla riduzione dei costi delle celle/pacchi e dalla spinta dei principali player globali.
Come ci spiega il nostro CEO, Marco Righi, "solo sei anni fa si pensava che il litio-ferro-fosfato fosse una soluzione di passaggio, ma la realtà che oggi rappresenta la chimica più solida e versatile del mercato. Le grandi produzioni si stanno spostando da NMC a LFP, e i vantaggi sono sempre più evidenti."
La chimica LFP si conferma la soluzione più competitiva in molti segmenti, grazie a:
- Maggiore stabilità termica rispetto ad altre chimiche, con soglie di di runaway più elevate
- Assenza di materiali critici come nickel, manganese e cobalto
- Ricarica rapida e gestione intelligente dei cicli grazie a BMS e piattaforme di monitoraggio
- Riduzione dei costi lungo la catena del valore (celle e pacchi) e ampia disponibilità di fornitura
- Sostenibilità ambientale e sociale, coerente con i target del Green Deal Europeo
Diversi formati di celle delle batterie al litio LFP, tra cui celle cilindriche e prismatiche
Un impatto diretto sulla progettazione industriale
Per gli OEM e i system integrator, l’evoluzione della chimica LFP si traduce in un impatto diretto sulla progettazione delle macchine e dei veicoli industriali.
L’ evoluzione delle celle LFP ad alta densità consentono di ridurre gli ingombri e aumentare la potenza specifica, semplificando l’integrazione anche in applicazioni come gru, macchine movimento terra, AGV e piattaforme di sollevamento.
In parallelo, la standardizzazione dei moduli e dei sistemi di bilanciamento ha reso le batterie più facilmente integrabili, con benefici tangibili in termini di scalabilità e manutenzione.
Inoltre, la combinazione tra LFP e sistemi di monitoraggio predittivo alza ulteriormente l’asticella in termini di affidabilità e Total Cost of Ownership.
Progettazione customizzata di batterie al litio Flash Battery, ottimizzate per le esigenze di macchine e veicoli industriali
Dalla sostenibilità alla competitività
Oltre alla sicurezza e alla durata, la chimica LFP risponde a una priorità strategica europea: ridurre la dipendenza da materie prime critiche.
L’assenza di cobalto e nickel, elementi a elevato impatto ambientale e geopolitico, consente di accorciare la supply chain e migliorare la tracciabilità, elementi chiave per l’applicazione del nuovo Regolamento Europeo Batterie 2023/1542.
Questo spostamento verso materiali più accessibili e processi industriali più sostenibili non è solo un tema etico, ma anche un fattore di competitività industriale: permette ai produttori di mantenere la produzione in Europa, migliorare i margini e garantire continuità di fornitura.
Come abbiamo potuto constatare in tutte e tre le fiere del 2025, i costruttori che stanno adottando in modo sistematico la tecnologia LFP riescono oggi a offrire macchine più affidabili, con costi operativi inferiori e maggiore prevedibilità nel ciclo di vita.
Nonostante la rapida evoluzione tecnologica, il percorso verso l’elettrificazione è ancora ostacolato da una serie di pregiudizi e convinzioni errate che ne rallentano l’adozione, soprattutto in ambito industriale.
Durante le fiere di quest’anno, il confronto con costruttori e operatori ha messo in luce un punto cruciale: la tecnologia è pronta, ma la percezione non sempre lo è.
Le batterie durano pochi anni
In realtà, la vita utile di una batteria LFP industriale supera ampiamente i 10 anni, con cicli di carica-scarica oltre le 4.000 unità.
Con una corretta gestione termica e un sistema di bilanciamento avanzato, il degrado medio annuo si riduce a meno del 2%.
Oggi la durata di una batteria ben progettata supera quella della meccanica di molti veicoli.
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Non ci sono abbastanza colonnine di ricarica
Il numero di punti di ricarica pubblici in Europa è cresciuto del 42% nel solo 2024, raggiungendo oltre 870.000 unità (fonte: ACEA).
A questo si aggiungono le infrastrutture dedicate all’industriale, sempre più diffuse presso i siti produttivi e logistici.
La vera sfida non è la quantità, ma la standardizzazione dei protocolli di ricarica e la gestione intelligente dei flussi energetici, ambiti su cui l’Europa sta investendo fortemente.
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Le batterie prendono fuoco facilmente
Secondo l’Insurance Institute for Highway Safety, il rischio di incendio è dieci volte inferiore nei veicoli elettrici rispetto a quelli a combustione.
Nelle applicazioni industriali, la chimica LFP garantisce la massima stabilità termica e una reattività minima anche in caso di urti o cortocircuiti.
L’integrazione di sistemi di monitoraggio continuo e intelligenza artificiale predittiva consente oggi di intervenire in modo preventivo, riducendo ulteriormente il rischio.
Questi miti continuano a circolare perché spesso mancano strumenti di comunicazione chiari e tecnici, capaci di tradurre la complessità dell’elettrico in vantaggi concreti per l’utilizzatore.
Come attori del settore, riteniamo fondamentale rafforzare la cultura della trasparenza tecnologica, supportata da dati oggettivi e da esperienze d’uso verificabili.
L’obiettivo non è solo “convincere” ma dimostrare, con prove sul campo, che l’elettrico industriale rappresenta oggi una soluzione affidabile, sostenibile e già economicamente competitiva.
In questo senso, la diffusione di casi applicativi, benchmark tecnici e analisi comparative diventa un alleato strategico per il mercato.
Evoluzione della chimica LFP
La chimica LFP continua a migliorare in termini di densità energetica e prestazioni a basse temperature.
Le nuove celle “LFP 2.0” raggiungono oggi densità di 190 Wh/kg, avvicinandosi ai valori della chimica NMC, ma con costi inferiori e maggiore sicurezza.
Questa evoluzione rende la LFP ancora più competitiva per applicazioni heavy-duty e per veicoli off-highway.
Le prime applicazioni di batterie al sodio
Parallelamente, si stanno affacciando sul mercato le batterie al sodio-ione, una tecnologia che secondo l’IEA “Energy Storage Outlook 2025” potrebbe coprire fino al 10% dello storage stazionario europeo entro il 2030.
Si tratta di una soluzione interessante per applicazioni fisse, dove il peso non è un fattore critico.
Tuttavia, non è ancora pronta per l’impiego veicolare, a causa della minore densità energetica e della scarsa efficienza volumetrica.
Intelligenza artificiale e manutenzione predittiva
Le piattaforme di monitoraggio remoto e le tecniche di intelligenza artificiale predittiva stanno rivoluzionando la gestione delle flotte e di interi plant.
Attraverso l’analisi di milioni di log e dati di utilizzo, è possibile prevedere guasti, ottimizzare i cicli di ricarica e ridurre il TCO (Total Cost of Ownership).
Questo approccio, che unisce hardware e software, è oggi una leva fondamentale per migliorare efficienza, affidabilità e sostenibilità. In prospettiva, l’integrazione tra AI e Big Data sarà il motore principale dell’evoluzione dell’elettrificazione industriale.
Interfaccia del Flash Data Center: tecnologia proprietaria per il controllo remoto evoluto e la diagnostica predittiva delle batterie al litio Flash Battery