Ivt | Flash Battery tra i “campioni di crescita” in Italia
17/11/2020 – Industrial Vehicle Technology International
L’impresa guidata dal CEO e fondatore Marco Righi è stata inserita al 58° posto nella graduatoria delle 400 imprese italiane “campioni di crescita” tra il 2016 e il 2019, curata dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza e presentata insieme a La Repubblica Affari & Finanza.
L’indagine ha preso in considerazione 12.000 aziende italiane (individuate tra circa 8 milioni) con alto tasso di crescita del fatturato e caratterizzate da una crescita organica, cioè non legata a processi di acquisizione di altre aziende.
Flash Battery è stata selezionata in base ai dati di un fatturato che nel triennio ha mostrato una crescita annua media del 47,3% (dai 4,22 milioni di euro del 2016 ai 13,48 milioni del 2019), con un contemporaneo incremento dell’occupazione da 16 a 48 persone.
Il premio va ad aggiungersi a quello di “miglior impresa under 40” dell’Emilia-Romagna e al premio Deloitte quale “Best Managed Company”, entrambi ottenuti nel 2019 e bissati nel 2020.
Nonostante la pandemia, in Flash Battery l’occupazione ha continuato a salire, con l’ingresso, nel 2020, di 14 nuove figure professionali prevalentemente di alto profilo. Tra queste spicca il nuovo Sales Director, Matteo Donelli, proveniente da importanti incarichi in aziende leader nel campo dell’automazione industriale, l’ultimo risalente all’azienda partner Elettric80.
“Siamo ovviamente molto soddisfatti del riconoscimento che ci è stato assegnato”, sottolinea il CEO Marco Righi, “e lo siamo a maggior ragione perché nella graduatoria viene evidenziato, insieme allo sviluppo del fatturato, proprio il valore relativo alla crescita dell’occupazione, che per noi è elemento distintivo nella relazione con il territorio, i giovani (l’età media dei dipendenti Flash Battery è largamente inferiore ai 40 anni), il mondo della ricerca e dell’Università, ed è chiave di successo per sostenere la continua innovazione che ci è richiesta tanto dal mercato domestico quanto dai Paesi esteri (e sono oltre 50) nei quali esportiamo”.