Ivt | Le batterie nell’agricoltura: la visione italo-francese sull’elettrificazione del mondo agricolo
03/12/2020 – International Industrial Vehicle Technology
Vent’anni fa, pochi avrebbero immaginato che grazie alla navigazione satellitare i trattori sarebbero stati in grado di lavorare senza l’ausilio del conducente, o che fosse possibile progettare un trattore a media-alta potenza in grado di lavorare ininterrottamente per 10-12 ore grazie alla sola energia elettrica prodotta a bordo.
Oggi, la crescente sensibilità verso le tematiche ambientali, le normative anti-inquinamento e gli enormi progressi tecnologici stanno portando a una rapida evoluzione della propulsione elettrica nel settore agricolo, sia in Francia che in Italia. Benoît Beaumont (BB), CEO di Efa France, e Marco Righi (MR), CEO e fondatore di Flash Battery, illustrano la loro visione a IVT.
BB: Ci stiamo muovendo rapidamente verso l’alimentazione elettrica. L’agricoltura sta cambiando e ha bisogno di nuovi strumenti. Inoltre, gli agricoltori sono sempre più interessati alle tematiche ambientali. Per questi motivi, le macchine agricole stanno passando all’elettrico. Energia pulita, bassa manutenzione e costi ridotti sono i punti chiave dei nuovi strumenti agricoli.
MR: Sempre di più i motori endotermici e l’industria meccanica agricola stanno investendo significative risorse nello sviluppare motori elettrici in grado di sostituire nel tempo, quelli alimentati con combustibili di origine fossile. Ricordo ancora come, in un seminario il cui focus era l’evoluzione tecnologica richiesta ai prodotti AgriTech, ci fosse un reale bisogno di conoscenza e di chiarezza sul mondo elettrico e in principale modo sulle batterie.
BB: Il settore trainante è naturalmente quello della robotica autonoma e delle macchine che non richiedono un utilizzo estensivo (al contrario, ad esempio, di una mietitrebbia). Stiamo inoltre portando la robotica agricola all’interno di altri settori. Le aziende agricole stanno diventando sempre più grandi e, nonostante impieghino sempre meno lavoratori, le loro esigenze di qualità rimangono consistenti. L’elettrificazione e la robotica rappresentano due soluzioni importanti. Tutti i più grandi OEM stanno progettando un prototipo di trattore a guida autonoma, mentre noi stiamo inoltre lavorando su diversi progetti che prevedono nuovi tipi di macchine agricole. Presto saranno rese disponibili sul mercato e gli agricoltori potranno utilizzare i robot per ottenere maggiore flessibilità nelle loro attività quotidiane. Se le condizioni sono favorevoli, grazie a questi robot potranno essere operativi 24 ore su 24 e potranno lavorare in diversi luoghi contemporaneamente.
MR: Si sarebbe tenuto i primi giorni di Novembre il salone internazionale EIMA, punto di riferimento per l’Europa del settore agricolo e non è un caso che l’Italia sia la protagonista di una delle principali fiere del settore. Non solo i maggiori produttori, ma anche piccole e medie realtà imprenditoriali, stanno sposando la “zero emission” convertendo diverse macchine del loro catalogo.
Il nostro mercato di riferimento è diviso tra macchine industriali (35%) e veicoli elettrici (25%), il restante 40% è trainato dei mezzi a guida laser (AGV e LGV). Proprio in questo settore, il più stressante per le batterie considerando la carica rapida e l’impiego 24/7, abbiamo superato i 3.000 cicli vita e prevediamo possano arrivare oltre i 4000 cicli completi.
BB: Le macchine agricole devono garantire flessibilità e azzerare i costi di proprietà. L’agricoltura ha il dovere di nutrire un numero sempre maggiore di persone, a livello locale (specialmente in Europa) e con una qualità migliore. Da questi trend scaturisce la necessità di macchine agricole moderne, flessibili e autonome.
MR: La situazione globale sta richiedendo alle aziende un’attenzione sempre maggiore verso la sostenibilità e le realtà più virtuose del mercato agricolo stanno investendo in questa direzione. Questo settore per sua natura è decisamente energivoro, quando si elettrifica una macchina agricola uno dei punti chiave è riuscire a dare sufficiente autonomia e potenza al mezzo e le batterie al litio sicuramente hanno permesso di superare limiti che prima ne bloccavano lo sviluppo.
La possibilità di creare batterie con forme e specifiche tecniche custom, aiutano notevolmente il percorso di elettrificazione in quanto non ci si ferma alla semplice fornitura, si diventa partner sviluppando il progetto a 4 mani.
BB: Attualmente stiamo lavorando su due importanti progetti. Uno riguarda un trattore cingolato con più funzioni, l’altro un trattore elettrico. Quest’ultimo offre costi di esercizio decisamente inferiori rispetto a un motore termico, oltre a essere piuttosto versatile.
MR: Il fermento, lato europeo, nel settore agricolo è molto alto. Nei primi due quarter dell’anno abbiamo notato un incremento di richieste da parte di molteplici player europei provenienti da Francia e Olanda – ogni singolo progetto viene analizzato partendo dai requisiti in termini di potenza, autonomia e spazi in cui collocare la batteria al litio.
Uno dei primi campi d’applicazione è la viticoltura, oggi si possono svolgere tutte le mansioni con macchine completamente elettriche che apprezzano la leggerezza delle batterie al litio e l’autonomia delle stesse.
In forte aumento è anche il settore della zootecnica, in particolar modo nei feed mixer utilizzati nelle fattorie per la miscelazione dei mangimi necessari per la nutrizione degli animali. La maggior parte di queste applicazioni richiedono una meccanica customizzata e contemplano pacchi batterie ad alta tensione.
Altra nicchia sono le wood-chippers machinery. Sempre più spesso queste macchine trita-rami sono la scelta di diverse municipalità le quali apprezzano i benefici del litio in termini di zero emissioni e zero noise.
Il mondo agricolo contempla sempre di più applicazioni ibride o full electric e nel futuro prossimo vedremo sempre di più sistemi robotici automatizzati nei campi di tutta Europa.
BB: Il mercato francese offre diverse opportunità. Molte delle nostre aziende agricole hanno ancora dimensioni ridotte e il mercato ha bisogno di prodotti locali e di alta qualità. L’unione di questi due fattori porta allo sviluppo di diverse macchine agricole elettriche. Ogni giorno che passa aiutiamo sempre più OEM a convertire i propri mezzi all’elettrico. L’elettrico non è più una scelta, è un dovere.
MR: Concordo pienamente con quanto riportato da Benoit, il processo di elettrificazione è partito e non si fermerà, ogni giorno abbiamo richieste da settori che non avremmo pensato prima. Le batterie hanno fatto passi da giganti negli ultimi anni e hanno creato la condizioni necessarie per poter elettrificare le più disparate applicazioni.